pH (Concentrazione degli ioni idrogeno)
Nell'acqua sono contenute piccole quantità di ioni idrogeno (H+).Il valore pH, proposto nel 1909 dal chimico danese Soerensen, è correlato alla concentrazione di questi ioni nella soluzione acquosa: una soluzione neutra ha pH = 7, una soluzione basica ha pH > 7, infine una soluzione acida ha pH < 7.
Un valore di pH molto più basso o più alto dell'intervallo consentito può indicare un inquinamento rispettivamente da acidi o da basi forti.

Residuo fisso a 180 °C
Il residuo fisso rappresenta la quantità di sostanze solide presenti in acqua; è qui espresso in mg/L e indica la quantità di sostanza solida perfettamente secca che rimane dopo aver fatto evaporare l'acqua. In base al suo valore possiamo distinguere:
- acque oligominerali: inferiore a 500 mg/L
- acque mediominerali: compreso tra 500 e 1.500 mg/L
- acque minerali: superiore a 1.500 mg/L.

Durezza
La durezza dell'acqua è dovuta alla naturale presenza di calcio e di magnesio; questo parametro non è tanto correlato alla salute umana quanto all'utilizzo quotidiano dell'acqua: una durezza elevata (>30°F o >17°D) infatti provoca incrostazioni di calcare (nelle tubazioni, negli impianti di riscaldamento e negli elettrodomestici) mentre un'acqua molto dolce (<10°F o <4°D) potrebbe risultare corrosiva per le tubazioni metalliche.
Conduttività 20°C (conducibilità)
La conduttività indica con immediatezza il grado di mineralizzazione dell'acqua: se il valore è elevato si tratta di un'acqua ricca di sali, se è basso si tratta di un'acqua povera di minerali. La maggior parte delle acque ha una conducibilità compresa da 100 a 1000 µS/cm.
Calcio (Ca) e Magnesio (Mg)
Sono due metalli presenti in abbondanza sulla crosta terrestre; la loro concentrazione in acqua dipende dal tipo di terreno che l'acqua attraversa. La normativa non prevede alcun valore limite.
Ammonio (NH4+)
La sua presenza può essere di origine geologica, ma può derivare tanto dai fertilizzanti impiegati in agricolture quanto dalle attività di allevamento e industriali. Il valore in normativa è di 0,50 mg/l.
Cloruri (Cl-)
I cloruri nell'acqua derivano dalla composizione dei suoli, da scarichi industriali e urbani, dall'uso del sale utilizzato per sciogliere il ghiaccio sulle strade. Concentrazioni eccessive di cloruri in un'acqua, soprattutto se associati a valori di pH acido, accelerano la corrosione dei metalli nelle reti di acquedotto.
Solfati (SO4--)
I solfati sono anioni non tossici e largamente diffusi. La presenza dei solfati nelle acque deriva da numerosi minerali, soprattutto depositi di gesso. In quantitá superiori a 250 mg/L conferiscono un sapore amaro all'acqua.
Potassio (K)
È un metallo alcalino molto importante per l'organismo umano; non è previsto alcun limite di legge.
Sodio
È un altro metallo alcalino importante per l'organismo umano; la sua concentrazione nell’acqua potabile difficilmente supera i 20 mg/l e il valore limite di 200 mg/l ha un significato organolettico e non sanitario in quanto è molto lontano dall'RDA che si attesta tra gli 0,6 e i 3,5 grammi/giorno: un'acqua ricca di sodio, come quella prodotta da alcuni addolcitori domestici, potrebbe avere un gusto meno gradevole pur rimanendo assolutamente potabile.
Arsenico (As)
È un metalloide ampiamente distribuito nella crosta terrestre ed è quindi normale trovarlo nell'acqua. Il valore di parametro per l’acqua potabile è stato stabilito in 10 µg/L.
Bicarbonati (−HCO3) e Carbonati (CO3)
La loro presenza in acqua è dovuta principalmente ai sali disciolti di calcio e magnesio; essi hanno un effetto stabilizzante sul pH dell'acqua, si parla in questo caso di potere tampone. Carbonati, bicarbonati e anidride carbonica che forma l'acido carbonico, sono in equilibrio tra loro dipendentemente dal pH dell'acqua. In un'acqua con pH=7 ad esempio si ha circa il 20% di anidride carbonica e circa l’80% di bicarbonati mentre i carbonati sono praticamente assenti. Un'acqua dura con un elevato contenuto di bicarbonato, se scaldata, causa depositi incrostanti (ad esempio negli impianti di riscaldamento e negli elettrodomestici).
Cloro residuo (Disinfettante residuo)
Rappresenta la quantità di disinfettante residuo presente nell’acqua al momento dell’analisi, qualora l'acqua stessa sia stata sottoposta a disinfezione (Prealpi Servizi utilizza esclusivamente ipoclorito di sodio conforme alla normativa UNI EN 901:2007).
Il limite previsto di 0,2 mg/L è da intendersi come valore minimo.

Fluoruri (F-)
Lo ione fluoruro è un elemento importante per l'organismo umano, essendo correlato con lo sviluppo dei denti e dello scheletro ma l'assunzione di quantitativi troppo elvati può risultare dannoso. Il limite di legge è di 1,5 mg/L.
Nitrati (NO3-) e Nitriti (NO2-)
I nitrati e i nitriti sono ioni che fanno parte del ciclo dell'azoto che si svolge in atmosfera e nel terreno. Nelle acque superficiali e sotterranee i livelli naturali di nitrati sono di pochi milligrammi per litro, mentre i nitriti sono normalmente quasi assenti.
Manganese (Mn)
È uno fra i metalli più abbondanti presenti nella crosta terrestre e costituisce, inoltre,un elemento essenziale per la vita degli uomini e degli animali. La sua presenza nell’acqua potabile, parimenti a quella del ferro, può comportare fenomeni di acqua scura; un'acqua con queste caratteristiche non presenta, in generale, rischi sanitari, tuttavia le caratteristiche organolettiche risultano sgradevoli. Il valore di parametro è di 50 µg/L.